Patti: Il Comitato Valle del Timeto dice no alla chiusura dell'Ufficio delle entrate

Un “no” deciso alla chiusura dell’Ufficio territoriale di Patti dell’Agenzia delle Entrate. Il Comitato Valle del Timeto, espressione di liberi cittadini e che in passato si è battuto per il miglioramento della situazione infrastrutturale e dei servizi nel comprensorio pattese (come la “battaglia” per il rifinanziamento della superstrada Patti- S. Piero Patti), adesso annuncia la propria mobilitazione di fronte alla prospettiva paventata della soppressione di questo importante ufficio. L’eventuale chiusura dell’ufficio di Patti dell’Agenzia infatti, oltre a causare forti disagi e disservizi per il vasto bacino di utenti, imprese e professionisti, finirebbe per penalizzare un territorio e una città che da sempre è sede di istituzioni in un comprensorio che conta più di 50 mila abitanti. Il Comitato nei giorni scorsi ha inviato una nota indirizzata ai sindaci dei comuni ricadenti nell’area di competenza dell’Agenzia delle Entrate di Patti (da Oliveri a Brolo) e non solo, al presidente del tribunale di Patti, agli ordini e collegi professionali messinesi e alle principali organizzazioni sindacali, per sottolineare l’importanza di questo problema e dare la propria disponibilità a istituire subito un tavolo tecnico per predisporre tutte le soluzioni ed evitare la chiusura dell’ufficio (eventuale ricerca di una nuova sede, compartecipazione alle spese sede ecc.). Di fatto, anche recentissimi articoli giornalistici hanno parlato chiaramente delle intenzioni da parte della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate di chiudere le sedi di Patti, Taormina, Gela, Castelvetrano, Bagheria, Modica, Canicattì e Noto in virtù di un non ben precisato ridimensionamento degli uffici con un organico inferiore a 30 dipendenti. A parere del Comitato, è necessario ricordare che una città come Patti, prima per popolazione in tutta l’area dei Nebrodi nonché sede importantissima sia sul piano storico che attuale di istituzioni basilari, come il Tribunale ordinario, il Commissario di P.S., il Comando Compagnia dei Carabinieri, la Tenenza di Finanza e altre istituzioni sanitarie, amministrative e scolastiche di ogni ordine e grado, non può essere assolutamente privata di un servizio importante come quello della sede dell’Agenzia delle Entrate. L’eventualità della chiusura rappresenterebbe anche un danno per i tanti professionisti del territorio che ogni giorno si interfacciano con gli uffici pattesi dell’Agenzia. Tra l’altro, come noto, Patti è sede degli ordini professionali degli avvocati e dei commercialisti e revisori dei Nebrodi. Presunte “spending review” e ridimensionamenti non possono in alcun modo determinare tagli e chiusure di sedi efficienti e indispensabili e servizi ai cittadini. Un provvedimento di questo tipo si dimostrerebbe ingiustificato e paradossale a fronte di una realtà che vede Patti come centro demograficamente in crescita e dove alcune istituzioni e servizi vengono potenziati: per citare un esempio, il mantenimento e la crescita d’importanza del Tribunale di Patti come unico presidio di giustizia da Oliveri a Tusa, dopo la chiusura delle sedi di Mistretta e S. Agata Militello. Inoltre bisognerebbe porsi questa domanda: È ammissibile (secondo leggi e normative) la soppressione di ufficio come l’Agenzia delle Entrate in un centro che appunto è sede di tribunale ordinario? In conclusione, a parere del Comitato, bisogna percorrere qualsiasi strada, dalla concertazione fino alla raccolta firme e alla mobilitazione per evitare questo “scippo” ai danni della città e del suo vasto comprensorio.

22/07/2016 - Pubblicato da Telepatti.it
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