Patti ed il cambiamento che non c'č stato

Per avere servizi funzionali, strade pulite e facilmente percorribili, parchi giochi, marciapiedi e quant’altro un cittadino possa desiderare per il proprio paese le elezioni dovrebbero essere annuali e non ogni cinque anni.

Il cambiamento che non c’è stato lo si vede anche nelle piccole cose come, ad esempio, il fatto che negli ultimi sessanta giorni il fermento elettorale fa sì che gli alberi possano essere potati, le buche nelle strade sistemate, i parchi giochi (almeno alcuni) realizzati. E, inoltre, tanti piccoli problemi che, per cinque anni, non si è stati capaci di risolvere, improvvisamente, adesso, trovino un rimedio. Finalmente la città torna a vivere e a respirare, anche se, cinque anni, per trovare una soluzione ad alcune questioni, appaiono troppi.

Così spunta un nastro da tagliare per il nuovo parco giochi in Via Padre Pio tutto colorato che, finalmente, svela il mistero dei pennarelli che, per cinque anni, sono rimasti chiusi nel cassetto ed adesso sono stati tirati fuori per realizzare il recinto dell’area attrezzata ultimata a tempo di record. La stessa celerità, però, non è stata utilizzata per il lungomare Filippo Zuccarello a Marina di Patti dove, nel 2011 il consigliere Peppino Bisagni aveva fatto stanziare delle somme per alcuni interventi che, ancora devono vedere la luce. Si voleva ampliare il progetto proposto dall’esponente di opposizione, ma tutto è rimasto solo sulla carta e, nella Pineta della frazione Marina, invece, sono rimasti solo i piccioni a rendere sempre più difficoltosa la fruizione delle persone dovendo sperare, nel fare una passeggiata, di non imbattersi negli escrementi dei volatili.

Sembra anche che, dopo tanti anni di segnalazioni, adesso si possa finalmente risolvere il problema dei cattivi odori persistenti nella zona di via Cristoforo Colombo a Marina di Patti. Se ne è parlato negli anni scorsi in consiglio comunale, ma mai concretamente il problema sembra sia stato affrontato. Adesso, invece, la soluzione potrebbe essere tirata fuori dal cilindro.

Il tempo passa, gli uomini cambiano, le amministrazioni si susseguono, ma gli ultimi sessanta giorni prima del voto restano miracolosi. Il desiderio per il futuro, quindi, è che possa essere fatta una legge elettorale che fissi le elezioni annualmente. Almeno così, forse, qualcosa potrebbe davvero cambiare.   

16/04/2016 - 
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