Naxos, al Festival del cinema archeologico premiato il regista Farioli
Si è svolta a Giardini Naxos il 12 e 14 luglio la seconda edizione del festival internazionale del cinema archeologico, manifestazione prodotta dal Parco archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, e organizzato con la Fondazione Sebastiano Tusa, presieduta da Valeria Li Vigni, e Firenze Archeofilm/Archeologia Viva (Giunti Editore) direzione Piero Pruneti e la collaborazione della locale sezione Archeoclub.
Quest'anno protagonista assoluto ad ottenere la vittoria è stato sicuramente il regista Eugenio Farioli Vecchioli che ha conseguito addirittura due riconoscimenti: uno per l'audiovisivo “Come un fulmine nell’acqua. I bronzi di San Casciano dei Bagni”, diretto assiema a Brigida Gullo: si tratta di un docufilm - prodotto dalla Rai e dedicato ai fortunati scavi del santuario etrusco romano in provincia di Siena con il racconto corale e condiviso del team della campagna di scavi e della comunità dei residenti e si è aggiudicato il Premio Naxos Archeofilm 2024,raccogliendo il massimo punteggio del pubblico fra le cinque pellicole in gara; l'altro riconoscimento per lo stesso Farioli è arrivato con il Premio Sebastiano Tusa 2024 con la seguente motivazione: autore e regista di programmi dal forte impatto didattico, ha saputo coinvolgere un vasto pubblico diffondendo la conoscenza, l'esigenza di tutela e l'amore per i beni culturali e ambientali. Ha formato professionalità nell'ambito della comunicazione archeologica e come Sebastiano Tusa ha operato con le comunità locali per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e culturale.
Secondo in classifica “Al tempo dei dinosauri”, produzione franco-nipponica del 2020 che sabato sera aveva catturato e incollato alle sedie il pubblico dei più piccoli affascinato anche dai racconti del paleontologo Dawid Adam Iurino ospite della serata e intervistato da Piero Pruneti; terzo posto per “Mesopotamia, la riscoperta dei tesori dell’Iraq”, (Francia, 2023) dedicato alla faticosa ripresa delle missioni archeologiche in Medioriente dopo decenni di guerra, film che venerdì sera, aveva introdotto l’intervento dell’archeologo Nicola Laneri reduce da un importante ritrovamento in Azerbaijan.
La serata finale del Naxos Archeofilm ha visto anche l’intervento della direttrice del Parco Naxos Taormina, Gabriella Tigano, che nel raccontare le attività in corso nei vari siti ha anticipato per il pubblico del festival alcune notizie e immagini in anteprima della grande mostra archeologica in corso di allestimento a Palazzo Ciampoli e dedicata alla storia più antica di Taormina.
La serata, condotta dalla giornalista Giulia Pruneti, si è conclusa con il docufilm omaggio alla Sicilia “La nave romana di Ustica”, diretto da Riccardo Cingillo, sulla scoperta di un relitto romano a 80 metri di profondità rintracciato grazie a una spedizione subacquea nei fondali dell’isola al largo di Palermo.
15/07/2024 - Pubblicato da Telepatti.it
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