Palermo, per corruzione arrestati consiglieri e dipendenti comunali.

Mattinata convulsa nel Comune di Palermo dove per una indagine giudiziaria sono stati arrestati imprenditori, dipendenti e due consiglieri comunali.

A svelare ai magistrati di Palermo il comitato d'affari al Comune tra consiglieri comunali, dirigenti, professionisti e imprenditori, tutti finiti ai domiciliari oggi per corruzione, è stato il pentito Filippo Bisconti, imprenditore edile arrestato dai carabinieri per associazione mafiosa il 4 dicembre 2018 nell'inchiesta Cupola 2.0 e ritenuto a capo del mandamento di Misilmeri-Belmonte Mezzagno. L'ex boss ha raccontato agli inquirenti circostanze e dinamiche interne agli uffici tecnici comunali, riferendo in particolare gli interessi coltivati per anni dai dirigenti comunali Li Castri e Monteleone e da un architetto.

In una conferenza stampa il sindaco Leoluca Orlando, ha ricordato che proprio quei programmi legati all'edilizia relativi all'indagine -  furono oggetto di una specifica riunione di Giunta comunale e poi una con le forze consiliari di maggioranza dove fu espresso parere negativo del Sindaco e della Giunta.

'Questa vicenda dimostra il primato della politica e dimostra la separazione divisione fra indirizzo politico e attività amministrativa. In questo caso specifico, di fronte a richieste private di modificare il PRG, la politica ha risposto picche.

Siamo di fronte ad una scelta politica della Giunta prima e del Consiglio comunale dopo che hanno negato le modifiche al PRG perché pensano che quelle aree debbano essere utilizzate per edilizia popolare e non per edilizia privata. Questa vicenda getta luce e non ombre sull'amministrazione, proprio perché è evidente e certificato che l'Amministrazione si è opposta all'operazione che è oggi motivo degli arresti.' 

Questo ha ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando.

I provvedimenti furono poi effettivamente respinti dal Consiglio comunale con voto a maggioranza.  Il Sindaco ha comunicato di aver dato disposizione stamattina al Segretario generale di avviare le procedure previste dal contratto per l'applicazione delle misure cautelari previste nei confronti dei dipendenti indagati e di aver dato disposizione all'Avvocatura comunale di predisporre quanto necessario per la costituzione di Parte civile nei confronti di tutti gli indagati.

A seguito dei provvedimenti adottati dalla Magistratura nei confronti dei consiglieri comunali Lo Cascio e Terrani, la Prefetta ha comunicato al Comune l'avvenuta sospensione dei due, ai sensi di legge.
Il Segretario Generale ed il Presidente del Consiglio comunale stanno quindi valutando i tempi dei provvedimenti successivi e conseguenti per la surroga temporanea.
Le prime dei non eletti sono le signore Milena Gentile, che aveva riportato 1103 voti nella lista 'Democratici e Popolari' e  Claudia Rini che aveva riportato 1090 voti nella lista 'Movimento 139'.

 

 

 

 

29/02/2020 - Pubblicato da Telepatti.it
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