Acque agitate all'Ircss Neurolesi di Messina, dove fino ad ora si annoverano sette casi di persone positive al coronavirus. E' stato scoperto nei giorni scorsi la positività di un paziente palermitano 48enne, ricoverato dal 20 febbraio scorso. Nella giornata di ieri è stato effettuato il tampone a 25 persone tra medici, personale sanitario e pazienti.
Così è emerso che altri cinque pazienti ed un medico sono risultati positivi. Sono subito stati effettuati interventi di sanificazione e dopo le richieste di Uil e Cisl di estendere a tutti la procedura non è esclusa la possibilità di altri casi. La direzione ha deciso la sospensione di tutte la attività riabilitative e la collocazione in ferie d'ufficio del personale non necessario a garantire i bisogni assistenziali ai pazienti e non esclude nelle prossime ore di chiudere il presidio. Alcuni pazienti malati di Covid 19 sono stati trasferiti in altre strutture sanitarie della città, e tutti gli altri saranno spostati nelle prossime ore.
Ma la decisione aziendale ha trovato nei sindacati una ferma risposta: per la responsabile organizzativa della Cisl Funzione Pubblica di Messina, Giovanna Bicchieri (nella foto a destra), «tale condotta appare immorale, nei confronti di tutti gli operatori che nel caso in cui contraessero la patologia o dovessero loro malgrado diffonderla ai loro cari ed all’intera cittadinanza, non potrebbero intervenire neanche ai fini del corretto riconoscimento delle tutele legali e della eventuale malattia professionale, oltre al fatto che violerebbe gravemente le misure governative atte al contenimento del virus».
La Cisl Fp, quindi, ha chiesto la sospensione immediata delle ferie d’ufficio e che vengano effettuati urgentemente i necessari tamponi a tutti i lavoratori e a tutti i pazienti che sono venuti con i soggetti risultati positivi al CoVid19.
Argomenti affrontati nel corso di un incontro tra dirigenza e sindacati nel corso del quale, su richiesta esplicita della Cisl Fp, si è convenuto che tutti i lavoratori - compresi quelli del Piemonte - saranno sottoposti al tampone e che coloro i quali sono stati a contatto con possibili vettori del virus, inizialmente posti in ferie d’ufficio, saranno collocati in quarantena obbligatoria con retroattività, revocando dunque le ferie d’ufficio.
«Inoltre – aggiunge Giovanna Bicchieri - di concerto con la Direzione Scientifica saranno messi a disposizione alcuni posti letto nella struttura sanitaria per ospitare i lavoratori che hanno difficoltà a viaggiare o problematiche che potrebbero derivare dal lavoro svolto presso Unità Operative particolarmente fragili, in un momento così drammatico».
I pazienti ricoverati nella Robotica e nella CGA 3, che di fatto saranno posti in quarantena nella stessa struttura e trattati a tutti gli effetti di legge come pazienti Co.Vid-19, se non sarà possibile l’isolamento domiciliare o il trasferimento in strutture identificate come Centro Co.Vid sul territorio messinese.