La scomparsa di Giuseppe Loteta, giornalista e scrittore della 'messinesitudine'

Nella giornata di ieri, martedi 8 giugno, è giunta la triste notizia della scomparsa di Giuseppe Loteta, all'età di 90 anni, giornalista e scrittore messinese, trapiantato a Roma dove per molti anni fece parte della redazione de 'Il Messaggero', la storica testata della Capitale.

Messinese di nascita e romano d’adozione, Giuseppe Loteta vive dal 1959 nella capitale, svolgendo la professione di giornalista. Laureato in giurisprudenza, è stato caposervizio interni e inviato del settimanale «L’Astrolabio», fondato da Ernesto Rossi e diretto da Ferruccio Parri, condirettore di «Aut», vicedirettore del «Diario di Venezia». Tra i diversi quotidiani e periodici con cui ha collaborato, la sua firma è comparsa anche su «Il Messaggero», testata per la quale, fino al 1994, ha svolto l’attività di inviato e commentatore politico. La cronaca e l’esercizio della memoria, l’impegno giornalistico e il vagheggiamento dei luoghi d’origine costituiscono il doppio binario della vocazione alla scrittura di Loteta, che, nel 2008, esordisce come romanziere con Messina 1908, pubblicato da Pungitopo, cui segue, tre anni dopo, con la stessa casa editrice, Romanzo messinese. A completare la sua produzione, Cuore da battaglia – Pacciardi racconta a Loteta, libro-intervista con lo storico leader repubblicano (Nuove edizione del Gallo, 1990), e«Fratello, mio valoroso compagno…». Dall’Italia alla Spagna, la vita avventurosa di Fernando De Rosa, socialista libertario, (Marsilio, 1998). Nel 2013 esce la raccolta poetica Nuvole e pietre (Pungitopo), che comprende versi scritti lungo un cinquantennio e ispirati ai molteplici fili della memoria, dai luoghi messinesi amati ai temi storici e civili evocati da fatti di cronaca vicini e lontani nel tempo. L’anno successivo, all’insegna degli incontri con i personaggi che hanno segnato l’orizzonte della storia italiana contemporanea, viene pubblicato, sempre dalla Pungitopo, Istantanee tra cronaca e storia, in cui sono presenti figure che vanno da Pertini a Berlinguer, da Andreotti a Napolitano, da Giovanni Falcone a Danilo Dolci. 

Tra i tanti messaggi di cordoglio, quello di Milena Romeo, membro dell'associazione dei messinesi a Roma: 'Mi ha rattristato tanto la scomparsa di Peppino Loteta, firma de Il Messaggero, brillante messinese che era un lume tutelare, un maestro anche della nostra associazione romana Antonello da Messina, di cui lui proprio la settimana scorsa ha voluto rievocare pubblicamente qui su Fb la storia, con un omaggio straordinario in occasione della morte del nostro Presidente (Gioacchino Toldonato, ndr), in cui ha avuto la gentilezza di citatami. Le sue parole sempre feconde, generose, appassionate hanno illuminato e testimoniato il gusto della memoria e della messinesitudine, il sentimento amoroso, spesso critico, ma sempre immenso e costruttivo, per la nostra città. Il suo impegno civile e politico, sempre aperto al confronto e allergico ad ogni dogmatismo; la sua maestria di scrittura giornalistica, saggistica, poetica; la sua trama di rapporti, lo hanno reso un acuto testimone del suo tempo, osservatore lucido, militante gentile, una voce schietta, libera e assolutamente originale. Ma il tratto che mi colpiva era l’umiltà, la curiosità verso tutto e tutti, la capacità di scovare il positivo negli altri combattenti. Solo i grandi spiriti lo sanno fare. Saluto questo orgoglioso figlio di Messina con gli occhi pieni di mare, acuto intellettuale e, fecondo e operoso, cittadino di Roma. Lo voglio ricordare a fianco del suo grande amico e fratello, che ha raggiunto dopo pochi giorni (nella foto, Loteta con Toldonato).

09/06/2021 - Pubblicato da Telepatti.it
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