Milazzo ricorda l'aviatore Massimo Scala, nel 60° della sua scomparsa

ll sindaco Pippo Midili ha voluto ricordare oggi nel 60° anniversario della scomparsa, il capitano Massimo Scala, pioniere delle Frecce Tricolori. Questa sera il palazzo municipale sarà illuminato per ricordare un milazzese famoso per essere stato uno dei migliori piloti acrobatici italiani, nonché capo formazione della pattuglia acrobatica di riserva “Cavallino Rampante” del 1960, ovvero il nucleo originatore delle odierne Frecce Tricolori.

“Ringrazio anche l’Aeronautica per aver voluto ricordare Massimo Scala qualche giorno addietro nell’anniversario della prima esibizione ufficiale della cosiddetta “Pattuglia acrobatica nazionale” (Pan). Un segno di riconoscimento di quei valori morali e professionali del nostro concittadino. L’auspicio è poter presto promuovere una iniziativa a Milazzo in suo onore. Ad esempio portare gli aerei della Pan nella città mamertina rappresenterebbe il miglior modo per rendere onore a chi ha lasciato un segno indelebile nella storia delle Frecce Tricolori”.

Per l’occasione dell'anniversario, il Museo Etnoantropologico e Naturalistico “Domenico Ryolo” e la Società Milazzese di Storia Patria con la collaborazione del Comune, ne hanno ricordato la figura attraverso una serie d’iniziative che culmineranno con la pubblicazione del libro intitolato “Tra cielo e mare, momenti e figure della storia aeronautica di Milazzo”,  quinto volume della collana “I quaderni del Museo Ryolo”.

«Il libro – affermano i volontari della struttura museale di via Impallomeni – trae spunto dalla tragica morte del cap. Scala per ripercorrere con dovizia di dettagli l’intero rapporto della nostra città con l’Aeronautica militare, dal pionieristico volo di Roland Garros, che nel 1912 fece tappa proprio a Milazzo durante la sua ardita impresa aeronautica tra Tunisi e Roma (fu il primo collegamento di due continenti per via aerea), all’istituzione lungo la banchina portuale di via dei Mille di un idroscalo militare da parte della Regia Marina (1916), che avrebbe ospitato gli idrovolanti sino al secondo conflitto mondiale. Per giungere infine al recente sacrificio del cap. Francesco Spoto, cui il Comune di Milazzo ha intitolato una via nel 2014».

«Il volume ed alcune altre iniziative di corredo – riferiscono i volontari di Storia Patria – vogliono rappresentare un omaggio sincero ed affettuoso al cap. Massimo Scala ed a tutti quei milazzesi che hanno onorato l’Aeronautica militare italiana o che per essa hanno perso la vita.

03/05/2021 22:30:00 - Pubblicato da Telepatti.it
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