Marchesana, per la scomparsa di Antonio Russo la Procura indaga per omicidio la moglie
Ma che fine ha fatto Antonio Russo, il 78enne scomparso da Marchesana (frazione marina di Terme Vigliatore) il 29 novembre 2019 e mai più fattosi sentire? Alcune telecamere lo hanno ripreso mentre andava verso la piazzetta con i giochi per i bambini. Si è allontanato da casa intorno alle 16 circa di quel venerdì 29 novembre, lasciando la tv accesa, portando con son sé solo il cellulare. Solo intorno alle 19:45 la moglie è riuscita a sentirlo al telefono, ma lui non ha saputo dare indicazioni chiare su dove si trovasse. Poi è caduta la linea e da allora non ha più risposto. Il suo cellulare è stato localizzato nella zona di Idria di Barcellona Pozzo di Gotto.
Le indagini svolte dai Carabinieri hanno appurato che la moglie, Anna Santa Catanesi, abbia delle responsabilità sulla scomparsa, ed è indagata dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) per l’omicidio del marito, con l’aggravante del rapporto di coniugio e per la distruzione, soppressione o sottrazione del cadavere in concorso.
Anna Santa Catanesi e sua figlia Pina Azzena spingevano molto per ottenere liquidità ricavandola da due abitazioni appartenenti ad Antonio Russo: una casa acquistata dall’uomo a Barcellona ed una villa di Marchesana a Terme Vigliatore. Soprattutto su questo immobile, Antonio Russo aveva investito molto denaro, sborsando un acconto di 150 mila euro per sottoscrivere il compromesso stilato con il venditore.
La villa era stata, in seguito, intestata a Pina Azzena. Antonio non era d’accordo con il desiderio da parte delle due donne. Proprio la villa di Marchesana avrebbe generato forti contrasti tra Antonio, Anna Santa e sua figlia. Ancora oggi, la Catanesi vuole rivendere tale “compromesso immobiliare” per ottenere la liquidità e condurre una nuova vita a Milano.
La Catanesi non sarebbe nuova a ricorrere al delitto per entrare in possesso di ingenti capitali. E' emerso che la , nel 1991, avrebbe ucciso due coniugi residenti ad Adrano, di cui era badante. Arrestata, la moglie di Antonio Russo venne condannata a 16 anni di carcere per il duplice delitto. Diversi anni dopo, per Anna Santa Catanesi arrivò una nuova pena da scontare in prigione (4 anni e 7 mesi) per aver raggirato diversi anziani di alcuni paesini sulle Madonie.
Secondo le ultime indagini da parte degli inquirenti, Anna Santa Catanesi (detta la “mantide”) potrebbe avere avuto dei complici nella scomparsa di Antonio Russo. La donna avrebbe ucciso suo marito e, in seguito si sarebbe sbarazzata del cadavere dell’uomo. Come informa il Giornale di Sicilia, la moglie di Antonio, monitorata dai carabinieri della compagnia di Barcellona, avrebbe compiuto “passi falsi” negli ultimi mesi. Del caso si è occupata in diverse puntate anche la trasmissione di Rai3 'Chi l'ha visto'.
31/07/2020 - Pubblicato da Telepatti.it