Al Tindari Festival c'è 'Ecuba', con in scena attori, detenuti e studenti
Al Tindari Festival in cartellone il 20 luglio con inizio alle 20.30 Aal Teatro Antico di Tindari anche l''Ecuba' di Euripide; la rappresentazione di questa tragedia antica è la tappa conclusiva del percorso creato e ideato da Sergio Maifredi e Giorgio Ieranò dedicato alla trilogia di Odisseo, portando in scena dopo Aiace e Filottete di Sofocle, Ecuba di Euripide la terza ed ultima tragedia in cui Odisseo è personaggio in una tragedia greca.
Troia è stata sconfitta, le donne come in ogni guerra sono deportate, schiave, prigioniere. Il loro viaggio, al seguito dell’esercito vincitore, è appena iniziato. Sbarcano in Tracia e lì lo spettro di Polidoro appare per raccontare le malvagità compiute dal re di quella terra, amico di suo padre, a cui era stato affidato, lui bambino, come ospite. È una tragedia che unisce la durezza della storia con un mondo fiabesco e sognato. Ecuba interpretata da Arianna Scommegna ha la forza di una madre e di una belva al tempo stesso, regina capace di evocare incubi e vendette barbare. La musica dal vivo, scritta da Mario Incudine e il coro da lui guidato, conferiscono a questo testo una potenza antica, arcaica e misteriosa.
Nel cast anche la partecipazione de 'La Libera Compagnia del Teatro per Sognare' dei detenuti attori della casa circondariale di Messina e di Barcellona Pozzo di Gotto con la partecipazione delle “Signore di Patti” e della compagnia “Liberi di essere liberi” dell’Università di Messina. La scelta di rappresentare l''Ecuba' con interpreti provenienti da contesti penitenziari e universitari si inserisce nel progetto più ampio di teatro come strumento di reinserimento, ascolto e confronto. L’esperienza intende dare voce a chi spesso resta ai margini, restituendo al teatro classico una funzione civile.
08/07/2025 - Pubblicato da Telepatti.it