Milazzo, le segreterie sindacali incontrano i nuovi vertici della raffineria

Nella giornata del 9 ottobre le segreterie di FILCTEM-CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL  Messina hanno incontrato i nuovi vertici della RAM in occasione del cambio alla direzione generale dello stabilimento. L’incontro con il nuovo direttore, Luca Amoruso, alla presenza del capo del personale, Claudio Vezzelli, è stata l’occasione per toccare temi di fondamentale attualità che riguardano la presenza della RAM sul territorio, nonché il futuro che è ragionevolmente immaginabile per la fabbrica nel breve e medio termine. I tre segretari generali –rispettivamente Giuseppe Foti, Stefano Trimboli, Carlo Caruso – hanno ribadito come sia necessario ritornare a relazioni industriali strettamente condivise tra azienda e sindacato, chiudendo la stagione recente nella quale l’azienda non sempre era stata disposta a concertare, creando un clima di contrasti e divisioni, sfociato nella dichiarazione di sciopero dei primi mesi del 2019. Si è ricordato come, anche sulle vicende di comune interesse, come il rinnovo dell’AIA, mai è stato puntuale il coinvolgimento delle parti sociali che, proprio in quell’occasione, hanno dimostrato come sia necessario che azienda e sindacato facciano fronte comune per individuare – insieme alle istituzioni, siano esse locali, regionali o nazionali - le giuste soluzioni tra presenza industriale, occupazione regolare, sostenibilità ambientale e, non ultime, sicurezza e salute dei lavoratori e dei cittadini.

Il sindacato, unanimemente, ha richiesto che sia presto portato a conoscenza il piano di investimenti che RAM, con i suoi azionisti ENI e KUWAIT Italia, intende portare avanti sul medio e lungo periodo, ricevendo dal nuovo direttore rassicurazioni che, in un clima di rasserenati rapporti con il territorio e con le istituzioni, in un contesto sociale e politico sempre più “green” e guardando alle indicazioni che provengono dal mercato dei prodotti petroliferi, gli investimenti saranno adeguati a mantenere la capacità produttiva, l’efficienza  e la qualità dei prodotti che il sito di Milazzo con i suoi impianti è in grado esprimere, il tutto senza perdere di vista mai la compatibilità con l’ambiente e il territorio che ospita la RAM.

I vertici di RAM, a chiusura dell’incontro, hanno accolto favorevolmente la richiesta sindacale ad aprire una nuova fase della concertazione, dichiarandosi ampiamente disponibili ad intraprendere – nell’ambito dei rispettivi ruoli e prerogative – azioni comuni a difesa del patrimonio industriale ed occupazionale che il “sistema” Raffineria di Milazzo ancora oggi rappresenta, pur all’interno di un territorio dove la crisi economica non ha mai smesso di mordere.

10/10/2019 23:05:00 - Pubblicato da Telepatti.it
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