Cisar: ancora un attacco mediatico all'immagine dei Radioamatori.

Ennesimo attacco all'immagine dei Radioamatori, questa volta per colpa di un articolo apparso su 'Il Resto del Carlino', nel quale il titolare di un ristorante dichiara che per 'COLPA DI UN RADIOAMATORE' le aperture elettroniche delle auto parcheggiate davanti al suo locale, rimarrebbero bloccate per molte ore.

Dopo questo ennesimo articolo lesivio dell'immagine di una intera categoria, il Presidente Nazionale del CISAR, Giuseppe Misuri, ha deciso di chiedere la rettifica della notizia alla redazione de 'IL RESTO DEL CARLINO DI IMOLA.', di seguito pubblichiamo la lettera integrale.

Clicca sul link per leggere l'articolo de IL RESTO DEL CARLINIO

 http://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/interferenze-auto-1.3126687

 

Spett.le IL RESTO DEL CARLINO redazione di IMOLA
Al Direttore responsabile

Oggetto: Richiesta di rettifica su Vostro articolo del 19 maggio 2017 dal titolo “Macchine ferme Da Pompeo, 'Telecomandi ko per un’interferenza' Codrignano, mistero davanti all’Osteria. 'Colpa di un radioamatore'

In riferimento ad oggetto, esercitando il diritto di legge si chiede la rettifica della notizia apparsa nel vostro portale in oggetto, poiché priva di ogni fondamento tecnico, palesemente infondata e falsa a partire dall’accusa nel titolo “ colpa di un radioamatore”, per le interferenze ai telecomandi delle auto, poiché denigra e offende la categoria dei Radioamatori tutti, lanciando un messaggio di allarme totalmente errato.
MOTIVAZIONI :
- L’utilizzo del termine “ Radioamatore” non può essere usato in maniera così semplicistica riferendosi ad antenne di Baracchino, poiché i radioamatori , soggetti abilitati dallo stato a trasmettere con patente e licenza a seguito del loro esame tecnico, operano esclusivamente nelle frequenze a loro assegnate e non usano quelle.
- Manca la validazione di una fonte ufficiale dell’affermazione nel titolo,, di referenti MISE o polizia postale, al suo posto c’e’ quella del titolare del locale ““ Mi hanno detto che potrebbe trattarsi di un radioamatore,…” oltre al fatto che solo vedere “un’antenna o un apparecchio posto nelle vicinanze, probabilmente un vecchio baracchino cb “ non conferma nulla, per questo tale affermazione è FALSA , così l’articolo a nostro giudizio corre il rischio di apparire redatto solo allo scopo di voler pubblicizzare in maniera occulta e indiretta la stessa attività.
- L’articolo è stato redatto da chi non ha competenze tecniche e normative,poiché le frequenze dei telecomandi delle macchine operano in maniera “permessa” sui 433 MHz, che non sono identificabili con quelle dei “baracchini” che sono a 27 MHz, quindi ben diverse. Le stesse 433 MHz sono invece “regolarmente autorizzate” anche ai radioamatori che se volessero usarle hanno la priorità poiché hanno un titolo ben più alto del “permesso”. In tale caso, la responsabilità sarebbe solo dei costruttori che hanno utilizzato una banda più economica per gli apri-porte.
- Da Radioamatori tecnici consigliamo di far controllare al locale eventuali cuffie senza fili, estensori di telecomando per tv, apri cancelli e impianti di allarme senza fili economici, oltre a tutte le apparecchiature wireless di basso costo presenti in loco, che guarda caso operano tutte a 433 MHz, come quelle delle auto con telecomandi non a 868MHz.
- Dopo la recente vicenda della Nazione di Grosseto del 10 Maggio 2017 questo ulteriore attacco al nostro nome ci chiediamo se abbia degli interessi diversi.
A tutela dell’immagine di tutti i Radioamatori così importanti nelle innovazioni, in emergenza e sempre al servizio della comunità.


Ringraziandovi per l’attenzione

Giuseppe Misuri

Presidente Nazionele Ass. Radioamatori C.I.S.A.R.

Non si e' fatta attendere la rettifica da parte del quotidiano, che ha messo in evidenza quanto richiesto dal Presidente del CISAR Giuseppe Misuri, a difesa dell'immagine dei Radioamatori Italiani.

Ultimo aggiornamento

19/05/2017 - Pubblicato da Telepatti.it
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