Un libro per la Giornata della Memoria: nel romanzo di Mancio Mario Ruggiero ritornano gli scienziati crimianali nazisti

     Il blogger Mario Ruggiero, da tutti conosciuto, in rete e non, come 'Mancio', molto noto nella sua Mola di Bari, cittadina dove risiede e che ama, e dove è impegnato in diverse attività sociali, artistiche e culturali, si è cimentato nella scrittura di un romanzo, 'Le cose non sono mai quelle che sembrano' edito da Il Mio Libro nel 2013.
     Il libro che inizialmente pare incentrarsi sulle vicende di Roberto e una allegra compagnia di sbandati, tra cui un frate francescano un po' fuori le righe, un cuoco e un giocatore di carte, e con a seguito un cucciolo di orso bruno, dopo un viaggio attraverso l'Italia si insedia in una cittadina, ospiti di un commissario di polizia, e si imabattono nei fatti locali dove certo non mancano i problemi: commercianti in rovina, loschi traffici di sostanze, bische, criminalità più o meno organizzata...

     Ma la storia, che narra del protagonosta, certamente un 'personaggio', a volte geniale nelle sue trovate, è di uno schizofrenico in fuga,  in viaggio per ritrovare essenzialmente se stesso, ma si tingerà di fantapolitica in un'avvincente riproposizione storica attualizzata. Ma alla luce dei tempi attuali, con il ritorno del neo fascismo e neonazismo per tutta l'Europa, tanto fantasiosa questa storia per certi versi non lo è più.

     In modo inaspettato per il lettore, spiazzato dal fatto che la descrizione delle vicende è stata incentrata dall'autore sulla visione distorta della realtà vista dal protagonista, mentre la realtà è ben diversa e viene finalmente espressa, riproponendo nell'attualità una delle pagine più bieche della storia dell'umanità: gli esperimenti di eugenetica degli scienziati nazisti attuati nei campi di concentramento ai danni degli ebrei deportati.

     Nella ricorrenza della 'Giornata della Memoria' un lavoro letterario come questo trova sicuramente motivo per essere segnalato all'attenzione..

     Mancio Mario Ruggiero con abile tecnica narrativa, dopo aver divertito il lettore con le strampalate vicende della 'compagnia' (tra tutte cito l'episodio della 'partita a poker del secolo', disputata tra bari), riesce a condurlo con un cambio di registro sul vero argomento che desiderava evidentemente trattare, scaraventandolo nell'inferno delle prassi mediche in una clinica psichiatrica, novello lager nazista; in essa  vengono perpetrate folli sperimentazioni allo scopo di selezionare individui migliori attraverso cure devastanti. La struttura era affidata agli eredi di uno scienziato nazista, nazisti anch'essi; il fondatore dell'istituto era fuggito dalla Germania dopo la sconfitta di Hitler e dopo essere riparato in Paesi dove poteva godere protezione politica,  approda in Italia per continuare i folli piani di selezione della specie  trovando in loco appoggi e collaborazione. Roberto sin da fanciullo sarà individuato dagli scienziati nazistoidi per le sue capacità straordinarie che lo rendevano bambino prodigio in una cavia da laboratorio e verrà condotto con cure farneticanti alla schizofrenia. L'autore nei i ragionamenti farneticanti degli scienziati nazisti dando loro la parola descrive il loro fine politico e sociale. Il finale del libro, sebbene i cattivi saranno puniti, non è certo confortante e il protagonista troverà forse la (folle) liberazione dai suoi mali.

     Abbiamo chiesto all'Autore quale fosse la ragione per aver portato al centro dello sviluppo del suo romanzo la vicenda, attualizzata, degli esperimenti nazisti di eugenetica; Mancio Mario Ruggiero cortesemente ci ha risposto: 'Perché credo che queste cose non sono così distanti da noi, come saremmo portati a credere. Ci sono situazioni tali che sono esistite, poi smascherate ed altre che continuano a essere in corso. Del resto è una risposta a tutti quelli che negano ancora oggi la Shoah. Nonostante io sia un appassionato di storia ed un convinto antifascista, credo che ho usato questo metodo anche per un altro motivo: il protagonista è una persona diversa da coloro che lo circondano e quindi ho anche voluto mettere in risalto il fatto che la società a tutti i livelli cerca sempre di omologare e imporre le idee dominanti. Oggi siamo tenuti prigionieri da un regime fatto dallo stesso mondo della comunicazione che credevamo poter cavalcare. Tv, internet, giornali, intercettazioni, satelliti, telecamere ovunque, tendono a farci diventare tutti uguali ed a controllarci ... sono metodi diversi, oppressivi, ma più soft all'apparenza.  E' chiaro che in questo mondo simile al film 'Matrix' il diverso abbia più difficoltà, ma se è veramente forte è un pericolo maggiore per chi vuole controllarci che in passato. Ecco perché si ha paura della diversità, dell'individualità. E' un concetto che va dal semplice ragazzo indisciplinato agli alieni dell'area 51...'.

     Mario Ruggiero parla di sè in una nota autobiografica: 'All'anagrafe sarei Mario Ruggiero, ma Mancio è il nick che da sempre mi accompagna (in rete e non). Con questo nome sono sbarcato nel mondo dei blog. Oggi lo considero il mio nome vero, non nome d'arte, non pseudonimo, perchè ormai lo accompagno a quello registrato all'anagrafe. Sono nato ad Acquaviva delle Fonti (BA) il 3 Febbraio del 1971, Acquario ascendente acquario, giusto per ribadire il concetto... e nonostante non creda agli oroscopi, mi riconosco nelle caratteristiche del mio segno zodiacale. Ragioniere, a causa più che altro del mio titolo, anche se probabilmente avrei dovuto seguire altri studi.... Attualmente il lavoro che svolgo è quello del portalettere, dopo aver fatto praticamente di tutto, ma la voglia di scrivere mi ha sempre accompagnato in tutta la mia vita sin da quando ero un bambino. Con il mio blog https://manciomarioruggiero.blogspot.it/, mi interfaccio idealmente con tutto il mondo trattando qualsiasi argomento mi stia a cuore, senza disdegnare di mostrare le mie mai celate velleità artistiche in diversi campi. Pubblicare libri è una frontiera che avevo accarezzato, non avevo mai provato a realizzare, ma di storie ne ho sempre scritte parecchie.... - 'Le cose non sono mai quello che sembrano' è il mio primo libro, pubblicato a Dicembre 2013'.





26/01/2018 23:20:00 - Pubblicato da Taranto Claudio
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