Antica Fornace di Patti Marina, ancora nessuna iniziativa concreta per salvarla

Quali iniziative in concreto sono state prese per salvare dalla rovina l'antica fornace di Patti Marina?

Molti di voi ricorderanno del crollo di un suo muro avvenuto a metà gennaio; l'avvenimento aveva destato nella cittadinanza (ma anche oltre gli angusti confini comunali) un senso di commozione, indignazione, senso di appartenenza ad una comunità e alla sua storia.

Quell'edificio infatti rappresenta una delle ultime espressioni di archeologia industriale della zona, testimonianza della tradizione della produzione delle ceramiche della cittadina, un patrimonio da salvaguardare, tanto è vero che l'immobile è anche tutelato dalla Soprintendenza.

Il desiderio di poter recuperare quell'edificio e salvarlo dalla rovina ha spinto tra le iniziative sorte in seno alla società civile, alla richiesta da parte degli attivisti locali di Italia Nostra di un intervento urgente da parte dell'Assessorato Regionale ai Beni Culturali; per conferire maggiore forza all'iniziativa Italia Nostra aveva anche lanciato una petizione on-line sottoscritta da centinaia di pattesi e non solo.

Anche il Coordinamento delle Consulte territoriali pattesi aveva chiesto un incontro all'assessore alla cultura Cesare Messina per definire delle iniziative da intraprendere.

La soluzione ideale, suggerita dagli attivisti di Italia Nostra e largamente condivisa, sarebbe la costituzione di.un museo della ceramica con una esposizione permanente di reperti ceramici con laboratori didattici per gli studenti, che possa diventare un luogo di interesse turistico e culturale.

Nei giorni seguenti al crollo, ci fu la presa di posizione dell'assessore alla cultura della Regione Siciliana Alberto Samonà che aveva richiesto per iscritto alla Soprintendente di Messina, Mirella Vinci, un sopralluogo immediato; anche dal Comune di Patti si espresse la disponibilità manifestata dall'assessore Cesare Messina ad incontrare, seppure in via telematica, i rappresentanti delle Consulte territoriali per definire un programma di iniziative da portare avanti.

Ma a tutt'oggi, dopo i buoni propositi dei primi giorni, non è stato dato seguito a molto. Se è stato disposto dalla Soprintendenza di Messina un sopralluogo, ancora l'assessore comunale non ha convocato le consulte ad una riunione con i comodi strumenti telematici a cui ormai un po' tutti siamo abituati ad utilizzare in tempi di pandemia.

E la freddezza e la noncuranza con cui si sta trattando la vicenda fa riflettere sul reale interesse verso il recupero dell'antica fornace e forse sulla considerazione delle consulte stesse, un organo consultivo la cui attività è disciplinata e normata da regolamenti comunali. E questo sarebbe l'interesse alla promozione del territorio, al rilancio economico e turistico?

 

04/02/2021 20:00:00 - Pubblicato da Telepatti.it
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