'Operazione piede di porco', i carabinieri arrestano due ladri seriali attivi a Modica, Ispica e Pozzallo

Operazione 'piede di porco' conclusa con successo dai Carabinieri della Compagnia di Modica (Ragusa), che nella giornata di oggi hanno tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere due giovani di Ispica per i reati di furto e tentato furto aggravato in concorso ai danni di esercizi commerciali, edifici pubblici e luoghi di culto.

Una mole impressionante di furti - ben 29 - avvenuti tra marzo e luglio ad Ispica, Pozzallo e Modica, a seguito delle denunce sporte da esercenti, cittadini e anche dal Sindaco di Ispica. Approfittando del lock-down della primavera scorsa, due giovani ispicani ben conosciuti alle forze dell'ordine, pensando di agire indisturbati, hanno rubato a più non posso, forzando saracinesche ed infissi col classico 'piede di porco', arnese che ha dato il nome all'operazione stessa.

Tutto è cominciato ad Ispica: i due ladri erano entrati all’interno del Comune forzando le macchinette distributrici di caffè e snack (e anche asportando un orologio), poi avevano colpito agenzie assicurative, patronati fiscali di sindacati, pizzerie, paninoteche. Persino in chiesa sono entrati per rubare, precisamente a quella dell'Annunziata dove hanno sottratto il denaro contenuto nell’offertorio.

Con l'estate i furti sono continuati e nel mese di luglio si è estesa anche a Pozzallo e Modica, dove sono state “visitate” diverse attività commerciali (ristoranti, bar pasticcerie, forni, lavanderia) con il medesimo modus operandi, la coppia scatenata aveva sottratto gli incassi che i ristoratori avevano faticosamente racimolato nei primi mesi di ripartenza estiva, arrecando anche notevoli danni alle serrature ed agli infissi. La terribile notte di furti agli esercizi commerciali di Modica fu immediatamente posta all’attenzione dell’opinione pubblica, in quanto una raffica di furti di questo calibro non si era mai verificata prima tra le vie della movida modicana, colpendo una pizzeria ed una pasticceria molto note ai modicani ed ai turisti. Inoltre, a fine luglio avevano nuovamente preso di mira con spregiudicatezza un ulteriore edificio di culto ad Ispica, la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie.

Il lavoro dell’Arma dei Carabinieri è partito dall’analisi accurata di tutti i sistemi di videosorveglianza, impreziosita dall’accurata raccolta delle denunce e delle testimonianze delle persone offese che si erano rivolte con fiducia agli investigatori. I militari hanno anche confrontato i mozziconi di sigaretta trovati sui luoghi di delitto che corrispondevano alla stessa marca i tabacchi rinvenuta nell’abitazione dell’indagato. Nel corso di alcune perquisizioni a carico di indagati sono state rinvenuti anche alcuni apparati informatici sottratti ad un ristorante nonché abiti indossati dagli stessi nell’atto delittuoso. I furti accaduti a Pozzallo e quelli avvenuti nella notte modicana sono stati scoperti con il rilevante contributo dei militari delle Stazioni di Pozzallo e Modica, che hanno messo a sistema con i colleghi di Ispica tutte le risultanze investigative raccolte a carico dei due indagati.

L’enorme mole di elementi probatori raccolti e compendiati hanno permesso di scoprire la responsabilità in capo agli indagati di ben 29 furti (16 avvenuti ad Ispica, 10 a Pozzallo e 4 a Modica), e rassegnare le risultanze al pubblico ministero della Procura di Ragusa, dottor Rota. Sono state richieste misure cautelari personali al Giudice per le indagini preliminari, che ritenendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati nonché le esigenze cautelari, legate anche alla personalità dei soggetti, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico degli indagati.

I militari dell’Arma hanno dato esecuzione all’ordinanza, traendo in arresto: Bryan Vernuccio di 22 anni, e Franceco Peligra di 24 anni, e gli stessi sono stati tradotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’operazione non ha precedenti nella zona per numero di furti contestati in così breve periodo ed è frutto di una sinergia tra Carabinieri e Procura che deve alimentare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, che hanno profuso il massimo impegno per reprimere una mole tanto estesa di delitti contro il patrimonio.

Nelle foto, due edifici di Ispica visitati dai ladri seriali: la chiesa dell'Annunziata e Palazzo Bruno di Belmonte, sede del Comune.

 

 

 

02/11/2020 - Pubblicato da Telepatti.it
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