Caronia, trovati resti di un bimbo nella boscaglia vicino l'autostrada. Solo il test del dna dirà se è Gioele

Dopo 16 giorni di ricerche nella boscaglia circostante l'autostrada che corre in territorio di Caronia, sono stati trovati i resti di un bambino. Quasi sicuramente si tratta di Gioele Mondello.

Dopo tanti giorni di vane ricerche del figliolo di 4anni di Viviana Parisi, la dj torinese scomparsa e poi trovata senza vita nelle campagne circostanti la Messina-Palermo all'altezza di Caronia, in una battuta alla quale hanno partecipato anche centinaia di volontari, oltre che le forze dell'ordine dispiegate sul campo, sono stati trovati nella mattinata di oggi, mercoledi 19 agosto, in un fosso a circa 200 metri dall'autostrada dei resti di un bambino. Si tratta del tronco di un corpo e di un femore, e poi, ad una certa distanza, è stato trovato anche un cranio, forse dei capelli e parti di vestiti.

I resti del bambino distano alcune centinaia di metri dal traliccio dove è stato rintracciato il cadavere di Viviana Parisi. Elementi che fanno pensare all'azione di animali come cani randagi e cinghiali che avrebbero trascinato e smembrato il piccolo cadavere.
 
Il Procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell'inchiesta, accorso sul luogo, ha assicurato che l'autopsia sarà effettuata in tempi brevi, e che serviranno per l'identificazione accertamenti medico-legali e l'esame del Dna. Questo perchè, pur ritenendo che i resti siano compatibili con un bambino dell'età di Gioele, ma essendo totalamente smembrato dall'azione degli animali selvatici, assolutamente irriconoscibile, occorrerà attendere l'esito dell'esame del DNA per identificarne l'identità. Ma molto probabilmente si tratta proprio del povero piccino di Daniele e di Viviana.

“Abbiamo sempre pensato che il bambino fosse in questo posto e i fatti, purtroppo, ci hanno dato regione”, ha dichiarato il Procuratore.

A rinvigorire le indagini è stato anche il 'super-testimone', cioè il papà di quella famiglia di turisti settentrionali che avevano visto per primi sulla piazzola della A20 dopo la galleria dove è avvenuto l'incidente, Viviana scavalcare il guardrail. Dopo ripetuti appelli a farsi avanti, solo domenica scorsa il teste si è recato ad un posto di polizia del centro brianzolo in cui vive per fare delle dichiarazioni utili alle indagini sicliane: aveva visto la madre scavalcare la sbarra tenendo in braccio il bambino, che era verticale, vivo, con gli occhi aperti e senza segni di sangue; ha visto la madre allontanarsi con passo veloce, ma non correre, e avere un atteggiamento protettivo nei confronti di Gioele.

Alla dichiarazione del super-testimone è corrisposta una ripresa in grande delle ricerche. Una delle supposizioni più assecondata sulla sorte del bambino è così caduta: Gioele non è morto durante l'incidente stradale, era vivo assieme alla madre quando la donna ha deciso di abbandonare l'auto e allontanarsi in campagna.

Le ricerche andavano concentrate nella zona dove è stato ritrovato il corpo di Viviana e anche per questo sono state fatte giungere delle unità cinofile specializzate nelle ricerche di cadaveri, e fatti aggiungere alle squadre di soccorritori anche i militari dell'esercito della Brigata Aosta di stanza a Messina, fino all'appello del padre di Gioele, il dj Daniele Mondello, rivolto a chi volesse partecipare da volontario alle ricerche; e all'appello sono accorsi in 300.

E' stato proprio un volontario, un 55enne di Capo d'Orlando, un brigadiere dei Carabinieri in congedo, molto esperto dei luoghi, anche per essere un cacciatore, a trovare i resti del bambino. Giuseppe Di Bello, questo il suo nome, recava  in mano una falce per agevolarsi il passaggio tra la folta vegetazione della macchia. “Sono arrivato sul posto alle 5 del mattino. Abbiamo  trovato i resti dove gli altri non avevano cercato. Trovare il corpicino, è stato un dono di Dio” ha dichiarato alla stampa.

Sulle cause della morte di Viviana e Gioele sarà il proseguo delle indagini, anche supportate dalle conclusioni dei medici legali e degli altri consulenti forensi, a portare maggiore luce sulla tristissima vicenda.

Nelle foto: in alto, il luogo del ritrovamento di Gioele; in basso, il traliccio dell'elettricità ai cui piedi è stata ritrovata Viviana.

 

 

 

 

 

 

19/08/2020 - Pubblicato da Telepatti.it
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