Taranto, recuperato il corpo del gruista disperso in mare

Nel tardo pomeriggio di oggi, dopo tre giorni di ricerche, il gruppo sommozzatori dei Carabinieri proveniente dalla base di Pescara ha recuperato il corpo di Cosimo Massaro, l'operaio 31enne di ArcelorMittal precipitato in mare nel IV spogente del porto di Taranto dentro la cabina di una gru crollata nella tempesta del 10 luglio scorso.

Il corpo si trovava a 6 m. di profondita tra i rottami della gru. Alle operazioni avevano anche partecipato capitaneria di porto, tecnici Spesal e sommozzatori dei vigili del fuoco

In quel pomeriggio di burrasca scatenatasi sulla città di Taranto, la forte tempesta  ha provocato un cedimento a catena di tre gru posizionate sulla banchina su una delle quali si trovava il gruista disperso, caduta nello specchio acqueo antistante la banchina stessa; questa la dinamica della tragedia  sottolineato dalla Capitaneria di Porto di Taranto.

Secondo la ricostruzione di un collega della sala controllo dele gru, è stata seguita tutta la procedura per salvare le persone che erano sulle macchine. Gli altri gruisti sono stati avvisati, sono andati alla passerella dove c'è la scala e sono scesi e si sono salvati tutti, ma per il povero Massaro c'è stata l'anomalia che la cabina si è bloccata e non potendo uscire da essa ha provato ad usare la scaletta di emergenza ma a quanto pare ha ceduto tutto.

La Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia della corpo della vittima, intanto proseguono le indagini per chiarire le cause, ed eventuali responsabilità, del crollo della gru.

 

13/07/2019 22:00:00 - Pubblicato da Telepatti.it
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