Taranto, pomeriggio letterario con il romanzo storico di Antonio Caccavale

     Un romanzo storico è stato presentato a Taranto sabato 20 maggio nella Sala degli Specchi di Palazzo di Città, sotto il patrocinio morale del Comune. Preceduto da una parte introduttiva dedicata all'attività di Intercultura nella città dei Due Mari, il Prof. Antonio Caccavale è stato invitato a discutere della sua prima opera narrativa, dal titolo 'Nel nome dell'Onnipotente Uno e Trino' in un convegno dove con lui hanno preso la parola due giovani e brillanti studiosi: Maria Rosaria Piccinni, docente a contratto di diritto delle religioni del Mediterraneo al Polo jonico dell'Università di Bari, e l'Avv. Marcello Barletta, cultore della materia di  Diritto Amministrativo dei Beni Culturali presso lo stesso ateneo; moderatrice è stata la giornalista di Telenorba Maria Liuzzi.

     Il romanzo incentrato sulle vicende del brigante Costanzo Majo nel 1860, nell'immediata vigilia dell'impresa garibaldina, si svolge in Campania, tra l'Agro nolano e la Valle Caudina, e narra di una storia realmente accaduta, che vide il rapimento da parte del bandito di una donna maritata ad un notaio, dal sorprendente tragico epilogo. Sullo sfondo l'ambientazione storica ottocentesca, le condizioni di vita delle classi meno abbienti, le ideologie politiche dell'epoca, l'organizzazione del Regno delle Due Sicilie. I relatori hanno evidenziato come l'autore non sia caduto nella moda revisionistica del momento di riabilitare il brigantaggio in chiave anti-unitaria e 'neo-borbonica', ma abbia voluto raccontare un endemico problema di ordine pubblico che colpiva in prima istanza proprio i ceti più umili della popolazione.
     Altri aspetti evidenziati sono stati i richiami antropologici ripresi dall'autore nella descrizione delle credenze radicate nel popolo a proposito di oltretomba, rimedi terapeutici o maternità, o sulla condizione femminile tra contadini poveri e borghesi.
L'autore intervistato da Maria Liuzzi, sempre brillante e amabile nei modi, ha parlato, non senza emozione, al cospetto di un folto pubblico che ha colmato la sala, della lunga gestazione del romanzo, dopo un certosino lavoro di studio e di recupero delle memorie di tradizioni, usi, credenze radicate nei secoli presso la comunità dei piccoli centri del suo territorio, a cavallo tra le province di Napoli, Caserta, Avellino e Benevento. Presenza speciale è stata quella di un capotreno 'importante' (è anche un pluridecorato campione internazionale di karate) della tratta ferroviaria Nola-Cancello, descritta nel romanzo e ambientazione di un episodio di razzia brigantesca: è infatti stato invitato dagli organizzatori, Claudio Taranto e Mimmo Pignatelli, il campione internazionale di karate Antonio Lobello, che opera professionalmente in ferrovia appunto come capo treno su quella storica linea ferrata e il ferroviere ha avuto modo di raccontare dei gustosi aneddoti della quotidianità che in qualche modo riportano al 'brigantaggio', sia pure nella gradazione zero dell'evasione del pagamento del titolo di viaggio.
     Altro ospite speciale è stata la coreografa e insegnante di danza classica Milena Di Nardo, direttrice della scuola di danza 'Russian Ballet' di Massafra, nel tarantino, che ha raccontato della sua recente esperienza professionale come assistente di lezione della etoile del balletto Carla Fracci. Finale in musica con il soprano Rebecca Scano e il pianista Vincenzo Lentini che hanno eseguito in duo alcune arie di Donizzetti e poi, come solista pianista Lentini ha suonato i Papillons op. 2 di Schumann. Un inatteso e spontaneo applauso da standing ovation ha salutato l'impegnativa performance del giovane musicista..
Elemento scenografico in sala un bel quadro della pittrice ritrattista Lina Mannara ispirato all'immortale opera di Shakespeare sugli innamorati di Verona.
     L'articolato programma, incentrato sulla presentazione del romanzo di Antonio Caccavale, ma anche con momenti diversi di narrazione e spettacolo, ha incontrato il gradimento del pubblico che ha tributato convinte lodi a tutti i protagonisti.

Intercultura Taranto Il Capo Treno della Nola-Cancello Antonio Lobello, karateka
La coreografa Milena Di Nardo con a destra Maria Liuzzi La pittrice Lina Mannara con a sinistra Maria Liuzzi

Photo courtesy: Cosimo Pignatelli

24/05/2017 23:30:00 - Pubblicato da Taranto Claudio
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