Giuseppe Tomasi di Lampedusa, diverse iniziative nel 60° dalla scomparsa

     Nel 60° anniversario dalla scomparsa di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, fa piacere apprendere che tra i nuovi film finanziati dalla Sicilia Film Commission vi è anche uno che riprende temi biografici del grande letterato: si tratta de 'La nascita del Gattopardo' di Luigi Falorni, giovane regista italiano di grande talento, con all'attivo una nomination al premio Oscar 2005, nella sezione documentario, per il suo film 'Storia di un cammello che piange'. Il film sul Gattopardo è una produzione della tedesca Kick Film, che narra la storia del rapporto fra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e la moglie Licy, ovvero Alexandra Wolff Stomersee, che in qualche modo ebbe influenza sulla genesi del libro, il capolavoro dapprima incompreso che fu pubblicato postumo.
Il film certamente attingerà dall'epistolario tra i due coniugi, recentemente reso pubblico grazie all'interessamento del figlio adottivo dello scrittore, il musicologo Gioacchino Lanza Tomasi, e che lo ha messo a disposizione di Silvana Miceli, docente di Psicologia all’Università di Palermo. Si tratta di un carteggio di più di quattrocento lettere, in gran parte inedite, e di cui la studiosa ha avviato la catalogazione e che sarà pubblicato dall’Aspi, l’Archivio storico della psicologia italiana. Certamente materiale utile per la sceneggiatura del film.


     Il biennio 2017-2018 si presenta molto interessante per i culturi dell'opera di Tomasi di Lampedusa perchè oltre al 60° dalla morte, ricorrerà l'anno venturo anche il 60° dalla prima pubblicazione de 'Il Gattopardo'. Una serie di iniziative letterarie sono state messe in cantiere a cura del festival 'Naxoslegge', in particolare gli eventi del cartellone 'In viaggio con Tomasi', con tappe nei luoghi cari alla memoria del letterato.

     Lo scorso 5 marzo anche il piccolo centro dei Nebrodi di Ficarra è stato protagonista di una passeggiata letteraria, grazie all'impegno profuso dalla studiosa Maria Antonietta Ferraloro, curatrice di un volume di saggi critici su questo capolavoro letterario.
Il legame tra Ficarra e il Tomasi è molto profondo ed è una storia di guerra. Era il 1943 quando lo scrittore si allontana da Palermo, investita dai bombardamenti della Seconda Guerra, per rifugiarsi proprio a Ficarra, non troppo lontano dai cugini Piccolo di Calanovella, residenti a Capo d’Orlando. Fu proprio nei pochi mesi di residenza nel paesino che lo scrittore trovò ispirazione per alcuni dei personaggi narrati nel romanzo ed alcune atmosfere riproposte fra le sue pagine. Don Ciccio Tumeo, organista di Donnafugata e l’amministratore don Onofrio Rotolo, identificato nel campiere Pietro Gullà, il barone Malvica e forse anche il cane Bendicò sono tutte figure con cui Tomasi di Lampedusa entrò in contatto durante la sua permanenza forzata per la guerra.





22/03/2017 12:25:00 - Pubblicato da Taranto Claudio
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