Patti (Me): Che fine hanno fatto i lavori di riqualificazione del lungomare Zuccarello?

I tre movimenti politici, “Alternativa per Patti”, “PerPattiLibera”, “Big Bang ed i Consiglieri Comunali Peppino Bisagni e Achille Fortunato intervengono sulla enigmatica vicenda concernente le somme già da anni stanziate per gli interventi necessari ed improcrastinabili sul lungomare di Marina di Patti.

Circa tre anni e mezzo fa, nell’agosto del 2011, il consigliere comunale Giuseppe Bisagni, rappresentante della Lista  Alternativa per Patti, ha presentato al Consiglio Comunale un emendamento con l’obiettivo di stanziare delle somme, precisamente 100.000,00 euro, da destinare ad interventi di restyling del lungomare di Marina di Patti.

Il Consiglio Comunale, vista la bontà della proposta, l’ha interamente sposata, approvandola all’unanimità. A quel punto la palla è passata all’Amministrazione che sembrava avere talmente condiviso l’iniziativa da stanziare l’ulteriore importo di € 50.000,00 circa.

Ma di tale emendamento si sono misteriosamente perse le tracce.

L’Amministrazione, pur essendo stata numerose volte sollecitata dai Consiglieri Bisagni, Fortunato ed altri, è rimasta inerte ed immobile, scegliendo la comoda via del silenzio e del non fare.

Eppure, quanto sarebbe utile destinare queste somme nel lungomare di Marina di Patti, per renderlo più vivibile e “premiare” gli sforzi economici degli operatori commerciali.

Ci si potrebbe chiedere, in tempi di grave crisi, dove possono reperirsi ben 100.000,00 euro per tale finalità? Ma è proprio qui che si concentra la indubbia responsabilità dell’Amministrazione: tale somma, infatti, risulta già individuata in bilancio nell’avanzo di Amministrazione di anni precedenti e, quindi, già da anni disponibile.

Ed allora, perché questo denaro è rimasto “bloccato” per più di tre anni?

Perché l’Amministrazione tace o da risposte poco chiare ed evasive quando viene interrogata a riguardo?

Ciascuno tragga le proprie conclusioni. Unica cosa certa, a parere nostro, è che l’Amministrazione ha scelto di non utilizzare  la predetta somma.

Si chiede, dunque, una volta per tutte che si faccia chiarezza e si abbia l’onestà intellettuale di affrontare con celerità la questione.

Non si vorrebbe essere indotti a pensare in modo malizioso che, dato l’avvicinarsi della competizione elettorale, si stia attendendo il modo ed i tempi più “utili” per impiegare questo denaro e farne sentire gli “effetti” proprio in prossimità dell’apertura delle urne.

L’Amministrazione fughi al più presto questo dubbio con atti tangibili, non ragioni in termini elettorali, si smarchi dai vecchi costumi e modi di fare politica, altrimenti il dubbio si tramuterà inevitabilmente in triste certezza.   

14/03/2015 - Pubblicato da Telepatti.it
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